CENNI STORICI
Fiaccola vuol dire pace
La fiaccola, secondo una simbologia di cui si avvale anche lo sport fin dai tempi della civiltà greco-romana è il simbolo della vita nella pienezza del suo vigore.
Una simbologia che essendo molto vicina alla realtà fu adottata anche dalla medicina.
Ma tale ricchezza di significato derivò alla fiaccola innanzitutto dalla cultura filosofico-religiosa di quell'epoca, secondo la quale il fuoco costituiva uno degli elementi primordiali della vita e rappresentava in qualche modo il mistero dell'essere, le origini dell'universo.
Di questa simbologia, di origine sia pagana che cristiana, è ancora ricca la tradizione religiosa della nostra provincia, spesso legata alla benedizione di candele, all'accensione del lumino.
Della storia di S. Pantaleone, a Borgo di Montoro Inf. (AV), si ricorda piuttosto la guarigione del cieco, verificatasi nello stesso momento in cui il padre del Santo Medico e Martire apri gli occhi alla luce del Vangelo, proprio nello stile dei vari miracoli compiuti da Gesù.
La Fiaccola di S. Pantaleone si ricollega comunque al senso più autenticamente cristiano dello sport, della forza fisica, della pienezza della vita, che induce di per sé a partecipare, a comunicare, a condividere, a superare qualsiasi distanze, a gemellare con altre comunità, a diffondere la fede e a portare la pace in tutto il mondo.
Una simbologia che essendo molto vicina alla realtà fu adottata anche dalla medicina.
Ma tale ricchezza di significato derivò alla fiaccola innanzitutto dalla cultura filosofico-religiosa di quell'epoca, secondo la quale il fuoco costituiva uno degli elementi primordiali della vita e rappresentava in qualche modo il mistero dell'essere, le origini dell'universo.
Di questa simbologia, di origine sia pagana che cristiana, è ancora ricca la tradizione religiosa della nostra provincia, spesso legata alla benedizione di candele, all'accensione del lumino.
Della storia di S. Pantaleone, a Borgo di Montoro Inf. (AV), si ricorda piuttosto la guarigione del cieco, verificatasi nello stesso momento in cui il padre del Santo Medico e Martire apri gli occhi alla luce del Vangelo, proprio nello stile dei vari miracoli compiuti da Gesù.
La Fiaccola di S. Pantaleone si ricollega comunque al senso più autenticamente cristiano dello sport, della forza fisica, della pienezza della vita, che induce di per sé a partecipare, a comunicare, a condividere, a superare qualsiasi distanze, a gemellare con altre comunità, a diffondere la fede e a portare la pace in tutto il mondo.
Come nasce la Fiaccola e cosa ha fatto
Era il 1969, anno di elevato significato politico per il progresso socio-economico del nostro paese quando alcuni giovani insieme al nostro, purtroppo scomparso, parroco Don Alfredo Iasozzi pensarono di creare la cosidetta "Fiaccola San Pantaleone".
Era un' idea che nasceva dal bisogno di vivere con maggiore impegno sociale la fede e far conoscere a tutto il mondo il nostro adorato Medico e Martire San Pantaleone.
Tutto naque quando questi giovani uniti nella grande famiglia dell'Azione Cattolica si incontrarono, come spesso accadeva, per momenti di riflessione e di studio, di preghiera di cui scaturiva l'azione.
Raccolti nel Santuario di San Pantaleone si meditava la vita del Santo: la considerazione più penetrante si fermò sul III° quadro inerente la guarigione del cieco ANTIMO.
Pantaleone, giovane medico, si commuove dinanzi la malattia, ridona la vita al malcapitato ma compie un'opera più importante: la conversione del padre EUSTORGIO, senatore Romano, porta la luce di Dio, accende la fiaccola della fede nel cuore del genitore. Il piccolo nucleo dei presenti resta profondamente colpito, nasce un' idea: la "Fiaccola San Pantaleone".
Il vangelo dice: andate per il mondo, annunziate la Buona Novella alle genti...
San Pantaleone ha operato in questa linea, anche noi dobbiamo uscire dal guscio, dobbiamo sentirci portatori di fede, operatori di pace. Fu il momento della storica decisione: dell'importante iniziativa la "Fiaccola San Pantaleone".
Inizia quasi in sordina: Borgo- Chiesa S. Leucio, l'Incoronata...Montevergine...
"La Fiaccola" dopo anni di esperienza ha raggiunto il più alto significato, grazie al particolare impegno degli organizzatori, soprattutto quando nel 1982 i giovani atleti si incontrarono con Papa Giovanni Paolo II e con l'indimenticabile Presidente della Repubblica Sandro Pertini per discutere i temi della pace.
Alla pace vengono dedicate tutte le altre edizioni come tra le più importanti quella di Assisi (1983) terra di pace e di preghiera, quella di San Francesco.
Nell'anno 1984 si è segnata un' altra tappa storica quella con la Comunità di Montauro (CZ), dove tutt'ora oggi si ha una grande amicizia tra le due popolazioni, infatti dall'insegnamento trasmesso dalla Comunità di Borgo, nel 2012 anche loro hanno festeggiato i 25 anni di "Fiaccola San Pantaleone", ed è grazie alla poesia del loro Presidente, Greto Pantaleone, che la fiaccola ha un "INNO".
Una delle tappe più significative fu quella in Argentina (1985), dove l'incontro con gli emigrati montoresi segnò un grande evento, fu una manifestazione di grande spiritualità e di emozioni, qui fu donata anche una statua della madonna "VIRGEN DE LUJAN" di cui in Italia esistono solo tre copie, una in possesso al Papa.
L'anno dopo, cioè 1986, ci fu la traslazione dell'urna dal Duomo di Benevento in cui ha rappresentato l'attaccamento e la devozione alla fede per questo Santo, infatti ci furono migliaia di fedeli li accorsi che si radunarono in preghiera.
Nel 1988 la Fiaccola si spostava a Madrid-Spagna dove i giovani venivano accolti fraternamente dalla Comunità Religiosa di San Pantaleone.
Nella tappa del 1990 gli atleti di Borgo insieme a quelli di Montauro, dopo aver acceso la torcia nella Chiesa ortodossa di PANTELEIMON in Atene-Grecia, corsero per le strade della Capitale Ellenica, regno della maratona.
Il 1991 è l' anno in cui vede i partecipanti in terra francese dove nella Chiesa di AUTUN (Lione), dedicata a San Pantaleone, sarà accesa la Fiaccola della Pace e della Solidarietà tra i due Popoli. Di ritorno a Roma, gli atleti avranno la possibilità di "toccar con mano" il Sangue Preziosissimo di S. Pantaleone, custodito nella chiesa di S. Pantaleo.
Nel 1993 gli atleti si sono recati nella città natale di San Pantaleone, Nicomedia, l'attuale Izmit.
Poi nel 2000, anno del Giubileo, la Fiaccola è riuscita ad arrivare in Terra Santa, dove anche li è stata un'esperienza meravigliosa.
Nel seguire degli anni ci sono state altre tappe in giro per l'Italia fino ad arrivare a quella del 2014 dove c'è stato l'incontro con la comunità di Surbo (LE), anche qui la fede per San Pantaleone ha lasciato il segno dando vita ad un nuovo orizzonte di fratellanza ed amicizia tra le due comunità.
Il 2015 ha donato alla Fiaccola ed a tutta la comunità di Borgo una grande commozione, perchè, dopo un intenso lavoro e con la partecipazione di oltre 200 atleti, si è realizzato un sogno, ovvero quello di portare nel piccolo paese l'ampolla contenente il SANGUE di SAN PANTALEONE. Ma quello che ha fortificato ancora di più la fede verso il Santo è stato l'evento straordinario della liquefazione del sangue al momento della consegna (l'ultima era stata il 27 giugno 1950).
Anno 2016, anno Giubilare, la piccola Fiammella raggiunge la comunità di Vinci (FI), luogo natale del grande Leonardo Da Vinci, dove nella chiesa in cui è stata accesa è documentata la grande devozione verso San Pantaleone da parte della madre Caterina e dello stesso Leonardo. In tutto ciò si è riuscito ad ottenere un gemellaggio culturale tra la comunità di Borgo Montoro e quella di Vinci. Di ritorno, gli atleti della Fiaccola fanno tappa a Roma con lo scopo di ricevere l'indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa.
Anno 2017, la Fiaccola della Pace viene accesa presso il Monastero del Beato Bernardo di Offida (AP), dove i Frati Cappucini custodiscono un busto ed un quadro di San Pantaleone risalenti all' anno 1600 A. C.
2018 la Fiaccola vive uno dei momenti più importanti e significativi perché è l'anno in cui si festeggia il 50°ANNIVERSARIO.
Molti sono stati gli eventi durante l'annata, come quello inaugurale del 7 gennaio dove ha visto l'intera comunità insieme ai fiaccolatori portare la luce della fede, attraverso l'antico sentiero che porta alla chiesa parrocchiale, il quale è rimasta accesa fino al 27 luglio, giorno dell'anniversario, per poi essere riportata al santuario in tale giorno.
Il 9 giugno, altro evento, si è rivissuto il grande momento della 1^ edizione della fiaccola insieme ai fiaccolatori dell'anno 1969 i quali sono stati gli ideatori della stessa.
14 luglio "INCONTRO CON LE COMUNITA' DI SAN PANTALEONE" ove presso il Santuario di San Pantaleone i ragazzi della fiaccola insieme a tutto il popolo di borgo hanno ospitato le comunità provenienti da vari luoghi d'Italia dove, nelle scorse edizioni, il fiaccolatore ha posato piede.
27 luglio giorno dell'anniversario, oltre 250 atleti (quelli di ieri e di oggi) hanno ricondotto la luce della fede, percorrendo le strade di Montoro come nella 1^edizione, verso il Santuario di San Pantaleone ove si sono chiusi i festeggiamenti per il 50° Anniversario della Fiaccola.
ANNO 2019 la Fiaccola San Pantaleone, giunta alla sua 51^ edizione, il 24 e 25 luglio è ospite in terra Friulana.
Infatti la torcia della Pace è stata accesa nella chiesa di San Pantaleone di Rualis - Cividale del Friuli,
nella quale viene conservato un antico busto del Santo Medico e Martire.
Di seguito la fiaccola della pace e della solidarietà è stata portata dagli atleti Montoresi presso il Santuario dell’Annunziata di Gaeta (LT) dove c'è stato un incontro con la comunità e nel
quale il pomeriggio del giorno 26 luglio i fiaccolatori hanno iniziato il percorso podistico il quale hanno riportatola luce della Fede il giorno 27 luglio alle ore 11.00 al Santuario di
San Pantaleone di Borgo Montoro.
La storia continua...